Buongiorno cari lettori, quando sentiamo dire "lu Munti" subito pensiamo alla festa che avviene la seconda settimana di Luglio, nella vicina Racalmuto. Parlare di come avviene questa festa, sarebbero solo dettagli, anche perché la conosciamo benissimo; vedremo, invece, il profilo storico e la leggenda che accompagna la festa.
La leggenda narra del Principe Eugenio Gioeni di Castronovo, che dopo aver ritrovato, in Africa, una statua della Madonna, decise di portarla al suo paese. Il Principe, tornato dall'Africa, sbarcò ad Agrigento, e durante il tragitto, per una notte prese riposo sotto un monte a Racalmuto. L'indomani i buoi, che trasportavano, il simulacro si inginocchiarono e non vollero spostarsi, come per volontà divina. Il Principe capì che "la Madonna non voleva spostarsi" e fu eretto un tempio intitolato "Maria del Monte". La statua rimase a Racalmuto dove ben presto divenne oggetto di culto molto sentito. La festa si svolge in tre giorni, si inizia, il Venerdì, con la processione della statua della Vergine, trainata dagli buoi, e appena si arriva in piazza Crispi viene eseguita una recita che narra l'arrivo della Madonna in paese. Il Sabato vi è la processione " di lu ciliu", dove avviene, nell'incrocio che segue Piazza Crispi, una "piccola" competizione a squadre, vince chi riesce a prendere la bandiera posta più in alto. Altre fonti parlano di competizione fra gli scapoli, invece, la storia parla di competizione fra i vari "burgisi" di Racalmuto, e in passato non era una competizione ma una vera lotta che dopo la presa del Cilio continuava alla fontana "Novi Cannola". La domenica si svolgono le "prummisioni", il "dazio" da pagare alla Madonna per la grazia ricevuta, e la processione, di sera, con un carro addobbato a forma di nave.
Un articolo dettagliato che rende omaggio alla gloriosa festa racalmutese!complimenti
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