Danza... che passione! Rubrica di A. Paradiso La Chiazza di Grutti |
Bentrovati
Amici …
Lo scorso
articolo abbiamo affrontato l’argomento ‘alimentazione’ che ha suscitato molta
curiosità nei ragazzi ed ha trovato consensi da parte dei genitori…!
Siamo ad
ottobre che è il mese delle decisioni!... per chi ha deciso di frequentare una
scuola di danza è questo il momento in cui si deve fare la scelta del o dei
corsi da frequentare: Si tratta di una decisione importante che deve essere ben
ponderata e tenere conto di diversi fattori. Quando si asseconda il desiderio
del proprio figlia/o, di fare danza, la decisione spetta al genitore, è
necessario affidarsi alla giusta scuola, ma soprattutto al giusto/a insegnate
che avendo visionato l’allievo/a deve consigliare l’inserimento al
giusto corso… in base alle caratteristiche fisiche di quest’ultimo.
Se invece è
superata la prima fase, se già si è cominciato un percorso, è giusto tenere in
considerazione principalmente dell’attitudine dell’allievo/a… scegliendo il
corso giusto.
A questo
proposito voglio parlarvi brevemente dei diversi stili della danza!
Per stile di
danza intendo quelle tecniche codificate insegnate nelle scuole e nelle
accademie, ma in verità la danza come strumento espressivo è sempre stata
rivitalizzata da tendenze che ne hanno impedito la decadenza. Qualsiasi tipo di
danza, a parer mio, praticato con passione consapevolezza tecnica, abbia una
sua dignità e chi studia con impegno, sacrificio e costanza… merita sempre
rispetto. E’ vero che ogni stile ha delle problematiche e un piano di studi
diverso: se la danza accademica richiede la concentrazione totale sulla
perfezione dei movimenti, nel musical è necessario lo studio di recitazione,
dizione e canto; se per la street dance ci vuole grande preparazione atletica e
acrobatica e grande energia creativa individuale, la danza africana richiede
rilassatezza della mente e propensione dei danzatori a partecipare ad un rito
liberatorio collettivo…
Il
Classico - La danza
è un’arte che suscita immense emozioni, ma la danza classica è considerata la
madre di tutti gli stili. Essa racchiude in se bellezza, espressività e
drammaticità: il ballerino interpretando diversi ruoli riesce a vivere una
miriade di emozioni e il pubblico, attraverso le rappresentazioni, può
riceverle e sentirle dentro di se. Possiede, a differenza degli altri stili,un
linguaggio vario e complesso perché ricco di terminologia tecnica di esercizi
codificati… studiare d. classica non è cosa facile: è molto importante capire
il lavoro fisico, essere consapevoli dei sacrifici che comporta, e nonostante
tutte le difficoltà la si deve amare subito.
Danza di
carattere - Questa è
una suddivisione particolare della classica, basata su tradizioni
folkloristiche o nazionali che sono state elaborate e incluse nel balletto
classico. Questa tipologia di danza è da sempre stata incorporata nei
balletti fino a quando A.Shirayev l’ha
codificata facendo si che diventasse una tecnica complementare, anche se non
tutte le scuole o compagnie ne hanno familiarità.
Danza
Moderna - La
danza moderna nasce ne XX secolo, negli Stati Uniti, in un momento in cui in
Europa, la danza classica attraversava un periodo di profonda crisi. La
d.moderna rifiuta le rigide regole della danza classica, diventando una vera e
propria corrente alla ricerca di nuove espressioni. Isadora Duncan fu la prima
a proporsi al pubblico ballando a piedi scalzi e ricoperta di veli destando
notevole scalpore, ma la vera madre della “modern dance” , fu Marta Graham, che
ne coniò il termine nel 1926. I punti chiave su cui basava la teoria della sua
nuova danza erano il respiro e il rapporto costante con la terra, coinvolgendo
il corpo a esprimersi con ogni sua parte del corpo.
Contemporanea
- Quando parliamo di
d. contemporanea dobbiamo entrare nell’ottica dell’evoluzione e del movimento.
Le sue radici si affondano nel balletto classico tenendo in considerazione le
influenze della modern dance. Essa, la d. contemporanea, sperimenta, ricerca e
trasmette attraverso il movimento tutto ciò che va oltre le tecniche del
balletto classico, non a caso chi si vuole accostare a questo stile ha
necessità di passare dallo studio del classico poiché solo con le basi date
dalla danza classica è possibile spaziare attraverso altri generi.
Il
Musical - Questo
termine è l’abbreviazione della definizione “musical comedy”. Nasce a Broadway tra la fine dell’Ottocento e
l’inizio del Novecento, caratterizzandosi per la ricchezza delle scenografie e
dei costumi e per la complessità della messa in scena.
Danza
Orientale e Africana -
La d. orientale ha origini antichissime: era la danza rituale della fertilità
in onore della Dea Madre. Una danza tramandata e reinventata nei secoli fino a
diventare patrimonio etnico delle popolazioni del sud del Mediterraneo. Nei
primi del Novecento queste danzatrici “gitane” iniziarono ad esibirsi in
pubblico cambiando il vero significato originario per diventare
“intrattenimento”. La danza Africana ha la stessa origine rituale, arriva in
Europa negli anni Settanta grazie alla migrazione degli artisti africani: Una
danza che mantiene centrale il rapporto del danzatore con la terra che richiede
perseveranza e concentrazione nell’apprendimento ma soprattutto resistenza alla
fatica.
Street
dance - Chiamatela pure danza Hip Hop, Breack, Funky,
Popping, Locking ma credo che street dance sia la giusta denominazione per
indicare una danza indipendente dagli altri stili che ha origine in quel
fenomeno culturale che fonde danza, musica(hip hop/rap), moda (oversize), arte
murale(writing-graffiti). Ricordiamo che l’ambientazione era all’aperto con una
sorta di cerchio all’interno del quale lo street dancer si esibisce di fronte
ai rivali e al pubblico, ma allora viene da porsi davanti ad un quesito: strada
o palestra? Certo , quello che si impara nelle palestre/scuole è il meglio di
quanto gli street dancers hanno inventato nel tempo, esercitato per strada e
codificato, diventando anche coreografie individuali e per gruppo.
Se
volete scrivermi…parlarmi delle vostre esperienze, sensazioni, emozioni…
continuate a farlo!
antonellaparadis@libero.it potrebbero anche essere pubblicati!
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