Italiani Liberi e Forti La Chiazza di Grutti |
Durante la serata, moderata da Gero Miceli, si sono succeduti gl’intervenuti del prof. Enzo di Natali, dell’Avv.Mimmo Russello e del Dr. Salvatore Passarello i quali hanno presentato alla cittadinanza le ragioni della nascita di questo nuovo partito e la necessità che c’era di avere un nuovo partito come Italiani Liberi e Forti poiché diverso dai vecchi partiti che hanno affossato la Sicilia e l’Italia. Gl’interventi dei membri del Comitato Promotore Provinciale hanno esposto alla cittadinanza cosa intende fare il partito contro la casta e la “malapolitica” per trasportare la protesta del popolo in Parlamento e dunque per promuovere riforme e disegni di legge che guardino con vero interesse al presente e al futuro dei giovani, delle famiglie e dei lavoratori.
Hanno inoltre evidenziato alcune caratteristiche del partito quale quello di essersi dotato di un Codice Etico rigidissimo per la miglior selezione dei suoi membri e dirigenti e che quindi per Statuto non avrà mai tra i propri candidati né indagati, nè condannati; inoltre una volta in Parlamento il partito presenterà un d.d.l. per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti tramite rimborso elettorale e intanto Italiani Liberi e Forti sta già dando l’esempio rifiutando il pubblico finanziamento e sostenendosi soltanto attraverso i propri iscritti. Sono stati esposti i 15 impegni nazionali di ILeF e i punti programmatici salienti di Gaspare Sturzo per la candidatura alla Presidenza della Regione, quali: la riduzione del numero dei parlamentari regionali e nazionali, l’abolizione del rimborso elettorale ai partiti, la riduzione di stipendi, pensioni e indennità dei parlamentari e il taglio delle consulenze inutili facenti parte delle logiche clientelari e spartitorie dei vecchi partiti, l’iniziativa regionale per assumere nuova forza lavoro in Sicilia.
Infine si è rivolta l’attenzione sulla Cattedrale di Agrigento che rischia di crollare perché i 15 milioni di Euro dei 20 previsti per fare il muro di sostegno sono stati dirottati altrove da Lombardo prima di dimettersi e nessun deputato agrigentino all’ARS ha mosso un dito.
A conclusione, un richiamo all’auspicata unità dei cattolici in questo partito, autentico interprete del pensiero sturziano forte di un lunghissimo lavoro svolto dai fondatori e da molti membri all’interno del Centro Internazionale di Studi Luigi Sturzo.
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